IL PIANO DELLO SWING


Per realizzare un colpo da golf efficace è necessario visualizzare quale sarà il movimento che il bastone svilupperà durante il gesto. Una volta concepiti ed assimilati i fondamentali, sarà necessario metterli insieme perché agiscano correttamente e rispettino una consequenzialità logica nel movimento; per fare ciò, visualizzare la forma di un buon movimento può essere d’aiuto. Se si osserva un buon giocatore frontalmente è possibile notare che la testa del bastone, nel muoversi, compie un arco simile ad un cerchio. La fase in cui la testa del bastone si allontana dall’obbiettivo (il backswing) sarà più breve della chiusura dopo l’impatto e il gesto risulterà quindi più ampio verso il bersaglio. Visto lateralmente, però, lo swing andrà considerato in base all’angolazione che il bastone avrà rispetto al terreno: il gesto infatti si svilupperà trasversalmente al corpo, su di una linea che ha origine sulla palla e prosegue oltre la spalla destra del giocatore. Questo angolo è fondamentale per comprendere la giusta direzione del bastone e il percorso che esso seguirà durante il movimento. È bene precisare tuttavia che questa rappresentazione mentale non deve essere protratta all’esagerazione, visto che fondamentalmente il bastone non può muoversi con assoluta precisione su questo piano, ma tutt’al più rispettarne le caratteristiche. Un campione come Fuzzy Zoeller ha ad esempio un modo bizzarro di muovere il bastone, a discapito del piano dello swing, mentre Tiger Woods ha elevato tale aspetto ad arte. La ricerca ha più volte evidenziato quanto il piano dello swing ideale dipenda dalle caratteristiche morfologiche del giocatore, dalla sua capacità di visualizzare e trasferire nei fatti il movimento e dal pieno rispetto dei fondamentali. Tutto ciò che tende ad allontanarsi da esso è da considerarsi una preferenza personale, dato che modificherà il colpo nella traiettoria di volo.

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