Visualizzazione ingrandita della mappa
Laigueglia è un grazioso borgo del ponente ligure, sviluppatosi nella porzione di costa tra Alassio e Andora, delimitato da Capo Santa Croce e Capo Mele. La località ligure dista circa 100 chilometri da Genova ed una settantina dal confine con la Francia, si raggiunge con l’autostrada Genova-Ventimiglia (uscita al casello
di Albenga o di Andora
Il nome di Laigueglia, secondo gli storici, trae origine dal nome di una ‘statio’ romana (un posto di guardia sulla via consolare per Ventimiglia e le Gallie), chiamata ‘Aquilia’, da cui sarebbe derivato "La Aquilia", "Laiquilia", "La Aiguellia" ed infine Laigueglia. L’aquila che figurava sulle insegne portate dalle legioni romane è finita poi sullo stemma del comune.

Una sicura testimonianza dei suoi antichi natali sono le tracce della via consolare iniziata da Emilio Scauro e terminata da Augusto che, lasciato il mare all'inizio del paese, si inerpicava sino alla Colla Micheri per scendere poi nella vallata di Andora.
Più consistenti invece le notizie a partire dal XVII-XVIII secolo, da quando il piccolo borgo di pescatori, provenienti da Andora, già feudo dei Clavesana, era entrato a far parte della repubblica Genovese. In quel tempo la popolazione, dedita quasi esclusivamente alla pesca, subì una forte immigrazione di Catalani, arrivati per pescare il corallo nei pressi di Capo Mele, che si stabilirono in paese con le loro famiglie, dando origine ad alcuni dei più vecchi ceppi tuttora esistenti.
Con l'avvento dei grandi bastimenti a vapore i commerci laiguegliesi subirono una crisi irreversibile. La pesca, l'imbarco sulle navi mercantili e quel poco di raccolto fornito da una terra piuttosto aspra furono per lungo tempo l'unica fonte di sostegno per la popolazione.
Solo dopo l'ultimo dopoguerra Laigueglia rinacque a nuova vita con il turismo e diventò quella cittadina in cui il vecchio ed il nuovo si fondono fino a creare un moderno paese con un caratteristico centro storico pervaso di atmosfere e di sapori antichi.
LA MASCOTTE DI LAIGUEGLIA
LA MASCOTTE DI LAIGUEGLIA
Ecco a voi ZEBIN BASTIUN ovvero Sebastiano Bastione!. L'idea nacque dalla proposta di disegnare un soggetto che rappresentasse Laigueglia. Scelta l'immagine ideale, il comune indisse un "referendum" per darle un nome e finalmente si arrivò a Zebin Bastiun.
ZEBIN BASTIUN è un bastione molto naïf che ricorda quello costruito nel 1564 per proteggere l'abitato dalle scorrerie dei pirati e conservatosi in ottime condizioni fino ai nostri giorni a differenza degli altri due dello stesso periodo che furono distrutti nel 1812 dalla flotta inglese comandata da Horatio Nelson.
MONUMENTI CHIESE E PALAZZI DI LAIGUEGLIA

La chiesetta dell’Immacolata Concezione, qualche centinaia di metri a levante della parrocchia, al di sopra della linea ferroviaria, è stata invece fatta costruire nel 1661 da Giulio Cesare Preve ed è stata parzialmente ristrutturata di recente. Su un muro esterno della cappella è ancora visibile una preghiera in versi del poeta savonese Gabriello Chiabrera (1552-1638): “in mare irato, in subita procella, invoco te nostra benigna stella”. In questa cappella sono custoditi numerosi ex voto di naviganti e pescatori laiguegliesi che si recavano a pregare nell’ex santuario prima di affrontare un viaggio per mare.

Costruito nel XVI secolo a levante della cittadina come baluardo di difesa dagli attacchi via mare, il torrione, detto anche “Bastione del Cavallo” e a pianta circolare, è uno dei simboli di Laigueglia. E’ senz’altro l’edificio più antico (in origine ne esistevano tre), eretto sulla riva del mare per proteggere il paese dalle scorrerie dei pirati turchi e barbareschi provenienti dalle coste africane del Mediterraneo. In passato fu utilizzato anche come carcere e lazzaretto per i malati in quarantena.
Il “Palazzo Semeria” o “Del Barone” (appartenuto ai Semeria, grandi armatori di Laigueglia e poi comprato dai Chiappa), che si trova a metà di via Dante (il budello), ospitò per una notte papa Pio VII (il 14 febbraio 1814). Era partito da Avignone per Roma dopo che Napoleone, che l’aveva tenuto prigioniero a Fontainebleau, era stato sconfitto a Waterloo. Sempre in via Dante, nel suo tratto più a ponente, troviamo il monumentale palazzo Musso, che è stato residenza ed atélier dei pittori omonimi.
Lungo via Badarò incontriamo la maestosa villa con giardino dei Preve, ex dimora di armatori, detta anche la “Palazzina”, che reca sull’ingresso la scritta “Dulcis amor patriae”.
Tra piazza Cavour e la passeggiata, affacciato sulla spiaggia, c’è l’ex “Palazzo rosso”, ora residence “Baia del sole”, in una camera del quale nel 1796 dormì una notte Napoleone durante la campagna d’Italia.
APPUNTAMENTI A LAIGUEGLIA

Tra gli appuntamenti legati alle festività religiose c'è la tradizionale processione del Signore morto, il Venerdì Santo e la festa di San Giovanni, con un suggestivo falò sul molo.
A livello sportivo, a febbraio, in apertura della stagione ciclistica nazionale, si corre il “Trofeo Laigueglia”, che porta nella cittadina i campioni internazionali delle due ruote.
L’appuntamento musicale più importante è il “Festival Jazz” di fine giugno.
Settant'anni di vacanze a LAIGUEGLIA
1941 - La spiaggia
1948 - P.zza giuseppe Garibaldi
1948 - Villa Ida
1949 - Lido di Ponente
1953 - Via Badarò
1954 - Via Badarò
1955 - L'ora del bagno
1958 - Via Roma
1960 - Via Monaco
1962 - Via Monaco
1962 - P.zza Libertà
1962 - Panorama
1963 - Bagno Villa Ida
1964 - Riviera di Levante dal mare
1965 - Piazza del Bastione
1967 - Riviera di Ponente dal mare
1967 - Bagno Villa Ida
1968 - Via Roma
1968 - Lungomare Cristoforo Colombo
1969 - Bagno Villa Ida
1969 - Via Badarò
1970 - Hotel Giannina
1971 - P.zza G. Marconi

1972 - Panorama da Ponente
1980 - Panorama
2005 - Chiesa San Matteo
2010 - Spiaggia
Nessun commento:
Posta un commento